mercoledì 29 ottobre 2008

Il grande amore cannibale e divora me


Esco dal lavoro.Corro.Vado in profumeria compro un regalo per la mamma di Sara.Corro.Prendo la metropolitana.Corro.Sbaglio treno e fermata,mi rendo conto che sono completamente fuori di testa,assopita nel mio mondo.Scendo.Corro.Cambio treno.Corro.Wagner è la mia fermata.Scendo.Corro.Inciampo.Ma faccio finta di niente.Anche se qualcuno dietro di me ride.E rido anche io,ma dentro di me.Corro.Sono arrivata alla Feltrinelli,Gianna Nannini e Isabella Santacroce sono già sul palco.Chiamo Gio’ma lui è arrivato prima di me ed è seduto più avanti.Io sono dietro.Ho ancora un po’ il fiatone.Isabella dice:”qualcuno vuole fare una domanda?”e io parto “siii!!!iooooo!!!”mi passano il microfono e le chiedo: “sei felice?”nessuno fa mai questa domanda.A me piacerebbe tanto se me lo chiedessero.Lei risponde “la felicità è come una luce intermittente,viene e va…io lo sono quando raggiungo la purezza”….okkay,mi sorride..le sorrido.Intorno a me ci sono un sacco di persone vestite alla Isabella Santacroce,capelli corvini,rossetti neri- viola,le unghie smaltate di nero-rosso-sangue. “pecore”.Penso.Gianna si siede al pianoforte e comincia a cantare “il grande amore è cannibale..il grande amore è cannibale…e divora me…”tutti cantiamo,sono felice,ed è bellissimo.Isabella è stonata di brutto e lo sa infatti si vergogna.E’ timida.L’incontro dopo varie domande,canzoni e letture,termina.Voglio fare una canna,ma c’è troppa gente e devo andare al ristorante cubano per il compleanno della mamma di Sara.penso che se vado lì fumata poi tutti mi guarderebbero accorgendosene.Non voglio farmi paranoie.Decido di non fumare.Dopo aver beccato Giò,ci salutiamo,tanto stasera ci rivediamo per andare a vedere a teatro, Haber che fa Bukowsky in “confessioni di un genio”.Mi gasa,amo Bukowsky.Vado,non voglio arrivare tardi.Devo prendere la metro.Corro. Sul bus Il mondo è pieno di grandi persone,ma nessuno sembra accorgersene.Io sono come una calamita.Attiro tutte le persone strane.Sembra che lo vedano che sono un libro aperto.Mi siedo accanto ad un vecchietto,che mi osserva mentre accarezzo i libri che ho comprato in libreria.Ne ho presi 4,e per due mesi sono a posto.Non sarò sola.Mi dice che lui è una persona triste,ha a casa sua 700 volumi,è un intellettuale,un nemico di Dio,e nemico dei nemici di Dio.E’ dolcissimo,mi piace parlare con lui,vorrei tanto dirgli che nessuno è solo,veramente solo,ma devo già scendere dal bus.Gli stringo la mano.Amo questi incontri ti lasciano di piu’ di quanto ti possa lasciare una persona che conosci da 10 anni.Sono in strada e mi rendo conto che non c’è un cazzo in questo posto.Un incrocio e un semaforo.Ma dove cazzo sono?E dove cazzo è il ristorante cubano?Il semaforo.L’incrocio.La vita è un bivio. Il ristorante cubano Inizio serata Dopo circa 300 metri a piedi sono al ristorante cubano.Entro non c’è nessuno.Sono la prima ad arrivare.Odio la gente che non è puntuale.Ho sonno e sono solo le nove.Ma sono fuori casa da stamattina.Prendo un caffè,con il broncio.Mi guardo intorno,è pieno di pappagalli imbalsamati che mi scrutano minacciosi.Li odio.Sono cattivi. Metà serata Gli altri finalmente arrivano,c’è Sara le sue cugine,la mamma gli zii,e tutti i parenti e la gente che lavora da lei al suo ristorante.Ci sediamo.Mangiamo riso,che sa di Londra(cazzo che odore tipico di riso londinese scotto)fagioli(sanno di Londra!!!con quell’odore un po’ cipolloso!!!)sono felice!!!bevo vino rosso.Bevo.Bevo.Fumo.I pappagalli non mi sembrano piu’ tanto minacciosi. Fine serata Sono ubriaca,ma non c’è problema,lo sono tutti,i cubani che suonano sono bellissimi e mi rendo conto che loro sono una razza diversa da noi.Tutto ride di loro.Gli ride anche il culo.E’per questo che mi piacciono,hanno la musica dentro.Che ridere a guardare la gente che balla…gli italiani sono di legno!!!o almeno quelli che ho visto ieri sera!!!I pappagalli volano felici per la sala!!!Ormai sono ubriaca.Andata. A casa Sono le due…sono sfattissima,finalmente mi fumo la mia canna…metto il cd di Buckley…carino troppo triste…sono rilassata…troppo stanca,ma sveglia..Per quel caffè di prima.Mi rendo conto che solo una canzoncina mi suona in testa e corre come le palline di Natale appese ai balconi. Il grande amore è cannibale….e divora me… Il grande amore è cannibale….e divora me… Il grande amore è cannibale….e divora me… Il grande amore è cannibale….e divora me…

lunedì 6 ottobre 2008

Potete farvi un viaggio con....

ieri sera ero a casa...relax appena tornata dal lavoro...canna...relax...stereo...sono le cose che faccio abitualmente..mi sono fatta un viaggio con Black dei Pearl Jam...relax...stordimento..la canzone più bella che c'è(so che diko una bugia e magari domani mi ritroverò a parlare negli stessi termini di un'altra canzone!,ma ora sento questo quindi basta è cosi')non so se avete mai ascoltato Black,ma la sensazione che dà è proprio quella di cadere...e come quando cadi trattieni il fiato e nn te ne accorgi..perchè Black è come un respiro,un respiro lunghissimo...e poi c'è la voce di Eddie che ti accarezza...e ti culla...mentre tu stai solo fumando una canna dopo la solita giornata di lavoro...tutto questo nn è niente,è poko davvero poko,ma...che faccio,la faccio questa conclusione retorika?tipo di stronzate sulla felicità,che basta poko per essere felici ecc.ecc.?noooooooooo!!!!!Black-Pearl Jam

domenica 5 ottobre 2008

Sono come una tapparella rotta.Non valgo un cazzo.

Hai detto.Mi hai dato le spalle. Vedevo solo i tuoi capelli biondi,i tacchi vertiginosi,le collant a rete e il pizzo della tua giarrettiera.So che avrei potuto amarti.Ne sono certa.Cominci a parlare,la tua voce ha quel tono rassegnato di una persona vicino alla fine.Dici di non avere speranze.E intanto fumi e bevi.Di continuo.Ininterrottamente.Ti alzi,ti giri ed effettivamente mi rendo conto che non hai affatto un bell’aspetto.La parrucca bionda,la barba incolta,le sopracciglia arruffate.Parli.E barcolli.Sei fradicio.Ma ti amo.Sei incazzato e lo dici anche che hai solo bisogno di una donna che ti faccia un pompino.Io ci sono.Cominci a spogliarti,per metterti i tuoi veri vestiti.La canottiera intima macchiata,i pantaloni marroni di quel marrone anni ’60.Quel colore non lo fanno piu’ lo potevi avere solo tu. Le tue scarpe credo che siano consumate e i tuoi occhiali sono così vecchi che non penso affatto che tu riesca a vedere bene.Ti puzza l’alito,hai i denti gialli,hai i calzini bucati con il ditone che esce fuori,sei uno sporcaccione.Dici.Ma credo che avrei potuto amarti anche così.Passa il tempo mentre parli parli e ti incazzi con tutti.Ti vedo andare avanti e indietro,fai questo percorso che c’è fra te e il frigorifero,pieno di birra e piu’ passa il tempo,piu’ cammini male,sei sempre piu’ ubriaco.Ma ti amo.E poi,dai,lo sai,sei uno dei migliori scrittori in circolazione.Lo sai.Lo so che lo sai.E lo sanno anche i musicisti che stanno suonando dietro di te.Perchè l’unica colonna sonora adatta alla tua vita è una triste ballata jazz.Vuoi una donna.Solo per una settimana.Io ti offro di più.Ti offro tutta la vita,ma credo che tu non la voglia.Perchè sei innamorato della tua bottiglia di birra.Sei così sfacciatamente bastardo che ti amo ogni minuto che passa.Il tuo modo di parlare pieno di parolacce seghe e scopate non è mai volgare.Ti amo.Cazzo.Non sono molto vicina a te,ma sento il tuo odore,e mi chiedo cosa ci sia di piu’ bello dell’odore di un uomo,sudato,affannato,ubriaco che impreca contro la sua fottuta vita.Sono eccitata e se non ci credi, vaffanculo.Si hai ragione sei una tapparella rotta e non servi piu’ a un cazzo.Ti amerei anche se fossi una cicca attaccata sotto la suola di una scarpa.Forse se ti avessi incontrato prima,ora saresti vivo.E felice.Ma tu odi questa parola.E ridi come un matto sdraiato per terra.Lo sai che non riuscirai a finire il tuo libro.Ma ridi.Ora sei ubriaco fradicio.E stai morendo.Dici che vuoi scopare con una tomba,lo sappiamo tutti e due che sta per accadere.Il tuo letto ti sta aspettando,morirai,solo e incazzato. Ma io ti amo e ti sto ancora cercando,non smetterò di farlo,perché tu e io siamo uguali,siamo fatti di Amore & Merda.

Ieri non potevo non andare a teatro.Appunto non potevo non andare.E ci sono andata.Con i miei demoni.

 
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